Ad un tratto Poppi si vede circondato da un sacco di scimmie che lo salutano, gli toccano le orecchie e Poppi le lascia fare, lo sa che sono un po' stupidelle.
"Poppi eccoti Scemetta, lei comanda tutte le altre scimmie" dice Alfie.
"Ciao Poppi Come va? Io sono Scemetta"
"Bene e tu?" risponde Poppi
"Anch'io. Alfie mi ha detto che devi parlarmi di una cosa importante. Di cosa si tratta?".
Intanto Scemetta che fa delle facce strane attira l'attenzione di Poppi che la guarda con interesse.
"Non so Scemetta se hai sentito in giro che il clima della terra è cambiato e ci sono degli stravolgimenti a causa dell'uomo. Ha fatto delle cose dannose a questa terra. Noi animali stiamo subendo questa situazione e vorremmo far sentire la nostra voce. Faremo un grido in una giornata stabilita per farci sentire".
Scemetta ridendo dice
"Perché Poppi credi che gli uomini ascoltino la nostra voce? Loro ci hanno sempre e soltanto usati portandoci dentro agli zoo per far divertire i bambini. Oppure vengono qui per depredare le nostre terre per i loro interessi personali. Non so se servirà tutto questo."
Poppi ci rimane male per questa risposta. Scemetta non aveva capito quello che lui voleva fare ma non si ferma e le spiega
"Pensa Scemetta, se non facciamo nulla significa che tutto questo a noi sta bene. Sarebbe come dargli ragione per quello che stanno facendo. Se invece ci uniamo e proviamo a farci sentire forse si fermeranno e penseranno che quel grido vuol dire qualcosa. Io penso che noi animali dobbiamo essere tutti uniti in questo per combattere ed evitare che il cambiamento climatico ci uccida".
Scemetta rimane colpita dal fatto che un piccolo ippopotamo dica delle cose cosi importanti.
"Ok Poppi noi ci siamo, hai ragione. Dobbiamo combattere questo male".
Rimangono così d'accordo che gli avrebbero fatto sapere il giorno del grido degli animali e insieme a Alfie si incamminano per tornare a casa.
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